sempre meno differenza tra stato di veglia e sogno

Praticando l’autoindagine, nelle fasi avanzate della sadhana e sicuramente dopo la realizzazione, lo stato di veglia e di sogno diventano sempre meno differenziati. Come l’aspirante o lo jnani nello stato di veglia vedono passare tutti i fotogrammi della vita con grande disinteresse (disinteresse per i fenomeni insenzienti illusori, non mancanza di amore verso gli altri esseri), la stessa cosa succede loro nel sogno. La realtà onirica smette di essere inconscia e diviene sempre più cosciente, Continua a leggere →

rilanciare l’amore

Una persona si ammala e soffre, o viceversa, solo quando si è chiuso il flusso uscente di amore verso Dio e gli altri. Naturalmente si soffre anche per ragioni karmiche, in quel caso bisognerebbe fare il meglio per RILANCIARE L’AMORE. È un po’ come si vede in quei film dove il protagonista è un agente di Borsa talentuoso; lui sta perdendo e invece di ritirarsi (vendere), compra. Ora non credo che questo principio sia sempre valido per la Borsa: è sicuramente valido per l’Amore. Persino Continua a leggere →

sul Bardo

— Al momento della morte fisica cosa succede all’ego ed al vero Sé che è immortale? Come va vissuta perché possa essere un esperienza evolutiva? — Il Sé è Dio stesso, l’Assoluto, o in altri termini l’Oceano della Coscienza universale; mentre l’anima individuale, o jiva, è la Coscienza universale che si identifica con una forma limitata; è quest’ultima che va attraverso il sogno di molte incarnazione e molte morti. Durante il Bardo, il periodo che va dal dopo-morte a una Continua a leggere →

l’amore per Dio nell’evoluzione spirituale

L’Amore per Dio nell’Evoluzione Spirituale 1. DUE FATTORI PER IL SUCCESSO NELLA SADHANA Il successo di qualsiasi sadhana si basa su due fattori fondamentali: • Fede incrollabile   e • Dare dare dare dare dare dare dare dare dare agli altri a. La fede incrollabile è: in Dio, che è il proprio vero Sé; nella realizzazione: la sicurezza e la determinazione di ottenere la realizzazione in questa vita; nell’insegnamento: la fiducia in quel che dicono i Maestri; e nella Continua a leggere →

Hishiryo – il non-pensiero

Non pensare è continuo totale abbandono e devozione al Guru e al Divino. Tu non ci sei più, e il Guru fa. Sri Ramana dice che ‘non pensare’ è l’essenza del non-attaccamento. Quando non pensi non ci sono oggetti, sia fisici che mentali, quindi non trattieni niente. Non pensare è lo stato naturale, il sahaja. Non pensare è samadhi. Se è continuo si chiama sahaja samadhi, se è discontinuo (e senza sforzo) si chiama nirvikalpa samadhi. Se siete stabili nel Sé nello stato Continua a leggere →