lo jnani è sveglio di notte e dorme di giorno

Si dice che lo Jnani è sveglio di notte e dorme di giorno. La notte coincide col sonno profondo, che è lo stato più puro del Sé. Poiché lo jnani considera il Sé la suprema e unica Realtà, egli è ben desto in essa. Il giorno coincide con lo stato di veglia, che tra i tre stati è il più lontano dalla Realtà; perciò lo jnani è assente da quello stato illusorio, come le persone comuni sono ‘assenti’ (inconsapevoli) nel sonno profondo.   Continua a leggere →

il sonno profondo consapevole quale vera identità

Soham: — Il motivo per cui si decade dal ‘sonno profondo consapevole continuo’ è perché l’attenzione ritorna sulla vita, non in quanto Sé ma in quanto io limitato. Questo avviene per due motivi: o perché qualcosa nella vita ci piace e vogliamo realizzare quel gioco, o perché qualcosa nella vita ci preoccupa. In un aspirante maturo il secondo caso è senz’atro il più frequente. Conclusione: impara a non lasciare che le cose della vita ti preoccupino. Shivananda: — Amato Soham, Continua a leggere →

l’aspirante con una mente debole

Cominciamo col definire mente debole e forte secondo Sri Ramana Maharshi. È forte la mente che può focalizzarsi su un solo oggetto senza distrazioni. È debole il contrario. Quando l’aspirante ha una mente debole, pur avendo esperienze dirette, ricade continuamente nei contenuti mentali. Per rafforzare la sua mente deve allenarla a concertarsi su un solo oggetto. Per noi l’oggetto è la ‘sensazione-io’. Individua l’Io e mantieni la tua attenzione concentrata lì. Il cuore dell’io Continua a leggere →

ioità 4, 5 e 6

La Ioità 4 – Ioità, Parabhakti e Vairagya Per conoscere il significato di Ioità cliccate qui La Ioità è il Fuoco divino che brucia tutte le guaine (corpi, kosha) che costituiscono l’identificazione dell’aspirante con la forma illusoria, e le vasana che generano quelle guaine, lasciando l’aspirante ciò che veramente è: Pura Luce del Sé. Per ardere in tale fuoco, l’aspirante deve aver maturato la Parabhakti. Il suffisso ‘para’ vuol dire ‘supremo’, ‘bhakti’ vuol dire Continua a leggere →

gocce di nettare di saggezza

Sri Ramana Maharshi, Discorso 314 [Le note tra parentesi quadre sono di Soham] Nelle risposte di ieri, Sri Bhagavan ha detto che nel sonno profondo il Sé è Pura Coscienza; ha indicato inoltre il Sé presente nella transizione dal sonno alla veglia come ideale per la realizzazione. Ora gli si chiede di spiegare di nuovo lo stesso concetto. M. – Nel sonno profondo il Sé è Pura Coscienza. Nello stadio di transizione tra sonno e veglia si evolve in aham (io) senza idam (quello) [l’Io puro Continua a leggere →

se si è continuamente consapevoli nello stato di veglia, la consapevolezza continuerà anche nel sonno profondo

Sri Ramana Maharshi, Discorso 481 Muruganar chiese: “Che cos’è prajnana?”. M. – La conoscenza assoluta (prajnana) è quella da cui deriva la conoscenza relativa (vijnana, la falsa conoscenza o maya). [Nota di Soham – Vijnana è la conoscenza dello stato di veglia, per questo è detto ‘ignoranza’, opposto a ‘jnana’ che è saggezza. È anche il quinto aggregato secondo il buddismo. Quando nel ‘Sutra del Cuore della Perfetta Sagezza’ si legge “la coscienza è vuoto”, Continua a leggere →

due tipi di allievi

Vi sono due tipi di allievi, quelli che restano in relazione col maestro e diventano come dei figli e quelli che vengono, prendono ciò di cui hanno bisogno e poi proseguono per la loro strada. Entrambi sono validi. Ho escludo da questa categorizzazione quegli aspiranti che si rivolgono al maestro ma non sono ancora pronti ad essere guidati. La relazione tra loro e il maestro si romperà prima o poi.   Continua a leggere →

una resa inarrestabile verso la quale sono impotente

Shivananda: — In questi giorni sta accadendo qualcosa simile a una resa, un lasciare gli ormeggi, uno scivolare, un abbandono; questo accade sia durante il giorno che in meditazione, e anche in sogno. Ho sognato di dormire di un sonno immobilizzante, letargico. C’era un uomo di fianco a me con dei fogli in mano e anche una donna che mi voleva far rispondere a delle domande. Ho pensato che si trattasse di risposte per adottare una bambina, ma non riuscivo a rispondere perché stavo cadendo in Continua a leggere →

c’è il distacco ma manca ancora lo slancio di fondersi in Sé stessi

— Come va? — Un po’ di ansia al risveglio ed alcune volte brutti sogni. Poi durante il giorno non c’è quasi niente. Mi elevo solo quando sento una musica particolare in un momento inaspettato. — Riesci a intercettare o ricordare la Pace dentro di te? Una Pace incondizionata, non alterata da niente? — Sì. — Stai in quello. L’elevazione accade quando ti permetti di riconoscere che quella Pace sei Tu! Allora arriva la Beatitudine. All’inizio si è chiusi verso tale riconoscimento, Continua a leggere →

la dottrina dell’advaita – chiarimenti

Sri Ramana Maharshi, discorso 383 In questo discorso, Sri Bhagavan chiarisce molti interrogativi che sorgono dalle dispute tra le varie scuole di pensiero all’interno della stessa Advaita. Una vera manna per gli aspiranti jnani che possono proseguire con chiarezza nella loro sadhana senza essere infastiditi da dubbi. Le note tra parentesi quadre sono mie. *    *    * Swami Lokesananda, un sannyasi, chiese a Sri Bhagavan: “Vi è prarabdha per un jivanmukta?”. M. – Chi è colui che Continua a leggere →