bhakti è il terreno senza il quale il seme di jnana non può germogliare!

Jnaneshwar poneva bhakti come precondizione a jnana. Vi sono buoni motivi per questo. Il potere di bhakti di dissolvere la separazione e irrinunciabile per un aspirante jnani, così come il potere di conferirgli la leggerezza dell’umiltà, ‘una matitina nelle mani di Dio’, che jnana da solo non può realizzare. I due approcci, bhakti e jnana, si complementano; ciascuno dei due può raggiungere il completamento solo grazie all’altro e viceversa. Vi mostro un esempio. Poonja (Papaji) era Continua a leggere →

una domanda sul post ‘la stima’

Una domanda sul post ‘la stima’: — Aspetta aspetta... Ci rifletto, questo si chiama discernimento. Aspetta... — Carissima, mi rivolgi delle bellissime domande che riflettono la tua capacità di autoindagine e il tuo interesse per la Verità. Proprio perché sono di grande interesse richiedono una risposta ampia. Nella via diretta l’aspirante è condotto da subito all’esperienza diretta, non-duale, della propria vera natura divina. L’esperienza diretta è sempre completa, ma Continua a leggere →

la stima

— Sono ritornato nella dinamica servo-padrone, dalla quale non riesco a liberarmi. C'è una grande resistenza ad abbandonarmi. Non riesco a superare l’ipocrisia dominante, i giochetti di potere. Se provo ad abbandonarmi vedo tutti i fallimenti miei e delle altre persone ‘bloccate’. Non vedo via d’uscita, devo fare qualcosa per uscire da questa situazione, ma non so come muovermi. — Tu non vuoi subire i soprusi del ‘padrone’, sia rivolti a te che ad altri. Non vedi che ‘chi’ Continua a leggere →

opposti, abbandono, struttura della mente, conoscenza relativa e nirvikalpa

La struttura della mente è per opposti. Se carichi l’idea di essere meschino verso la quale hai ovviamente repulsione, in ugual misura nella mente c’è l’idea e il desiderio (probabilmente inconscio) di essere grandioso. Cominci a praticare una sadhana e gradualmente guarisci fisicamente e psicologicamente. Non appena ti senti meglio, balza fuori come una molla il desiderio nascosto di essere grandioso, caricato con una spinta uguale alla repulsione di essere meschino nutrita per lungo Continua a leggere →

come va col silenzio?

— Come va col Silenzio? — Oggi un disastro. Conflitti sul lavoro. Anche la situazione generale non mi pare per niente buona. Comunque non resto arrabbiato come prima né trascino la rabbia per lungo tempo. — Capisco. Ma non soffermarti su questi incidenti. Non lasciare che danneggino la tua sadhana. Adesso che hai contattato il Silenzio, che si è aperta quella porta, devi passare molto tempo a contemplarlo. Uno sente chiasso, poi un bel giorno ha l’esperienza di essere Silenzio Continua a leggere →

nirvana

Non c’è nessuna differenza tra nirvana e sahaja samadhi, altrimenti vi sarebbero due tipi di realizzazione e due tipi di Sé o di Assoluto. Il Nirvana è il sonno profondo senza incoscienza. Ecco… Ora guardate la vostra identità. Quanta azione e divenire vi ritrovate? Considerate che se volete la realizzazione, interiormente dovete essere il sonno profondo consapevole ed esteriormente la vostra forma compie, nel silenzio della mente, quel che c’è da fare. Non è la cosa più facile del Continua a leggere →

il guru

— Caro Sergio, tra le cose che mi hai detto l’altro giorno, c'è stata la frase “un vero Guru ti segue per vite” che mi è rimasta nella testa. Oggi mentre meditavo sono entrata in questa sensazione perché non avevo nessuna comprensione mentale. Si è aperto prima un dimorare profondo, con una qualità di chiarezza e libertà, come acqua fresca. Poi è stato come comprendere che avevo sempre guardato al Guru in modo sbagliato. Ovvero il Guru come maestro fisico, in carne ed ossa, nelle forme Continua a leggere →

su samadhi e dintorni

— Non capisco quando dici che il Saggio è oltre al samadhi; anche quando parli di Ramana e dici che lui è sempre stato lo stesso. — Io ti sconsiglio di avere come obbiettivo il samadhi – non ho mai visto nessun testo spirituale che lo dica. Abbi come obbiettivo l’essere il Sé. In questo modo tutti i samadhi di livello inferiore transiteranno senza che tu li identifichi con la Liberazione. Ramana e Atmananda danno alla parola samadhi due significati diversi. Lo vedremo nel corso della Continua a leggere →