l’indagine “chi sono io?” travalica la veglia e si riversa nel sogno

Alberto — Stamattina sono emerse varie scene di sogno in cui mi trovavo a fare autoindagine. Nella prima dovevo partire con una 500 fiat anni settanta, rossa, appena restaurata, e mi chiedevo: “Chi sta facendo qualcosa?”, “Chi sta salendo in macchina?”, “Chi sta guidando?”, “Chi si deve spostare?”… però non partivo. Poi c’era un camper con una serie di piccoli buchetti sulle pareti e io avvitavo delle viti in questi piccoli buchi e mi chiedevo: “Chi sta avvitando le viti?”, Continua a leggere →

niente più nodi!

L. — Buongiorno Sergio. Questa mattina al risveglio mi è rimasto il ricordo di un particolare del sogno: una corda dritta in piedi. Nel sogno esclamo: “Non ci sono più i nodi!”. S. — Un sogno che non ha quasi bisogno di interpretazioni. La corda è il collegamento tra terra e cielo. La tua sta dritta in piedi da sola e non vi vedi più nodi (ostacoli), cosa vuoi di più? Rispetto al corpo pranico, è Sushumna, il canale della consapevolezza, che collega gli stati di coscienza inferiori Continua a leggere →

Io Sono Quello

M. — Osservo i pensieri che si accavallano cercando di includere sia la mente osservante che i pensieri. Spesso non sono presente, però il fatto è osservato e questo porta a una sua consapevolezza. Soham (Sergio) — L’osservazione è buona. Prova ad aggiungere il “Chi sono io?”. Ti poni la domanda: “Chi sono io?” e attendi a vedere cosa succede. Ciò che attendi non è una risposta mentale, tipo “Sono l’eterno Brahman” e simili, ma l’essere risucchiato nella consapevolezza Continua a leggere →

per una esatta definizione di manonasa (la dissoluzione irreversibile dell’ego)

Fino ai primi di agosto 2021 credevo che Manonasa coincidesse con la scomparsa dell’io personale. In quella circostanza alcuni aspiranti attraversano una forte crisi di paura della morte. Altri invece non ce l’hanno, l’hanno affrontata a rate, in tante piccole crisi, durante il lasso di tempo della loro sadhana che include le vite precedenti. Questa era anche l’idea di Michael Langford. In realtà dovetti scoprire che la crisi, a rate o tutta in una volta, per la perdita dell’ego quasi Continua a leggere →

un esempio su come affrontare e risolvere l’esperienza del vuoto nichilista

Sergio — A., ho bisogno che mi dai dei sogni. I sogni servono a tre cose: 1. ci mostrano se vi sono barriere che stanno sabotando la sadhana [queste eventualmente verranno dissolte col mind clearing]; 2. preannunciano l’avvento di una realizzazione parziale o definitiva nella sadhana; 3. confermano un’avvenuta realizzazione parziale o definitiva nella sadhana. Perché così tanta difficoltà a ricordare i sogni? —. A. — Il corpo agisce in automatico. Si sveglia immediatamente e mi Continua a leggere →

Il Sé è Amore Puro

Il Sé è Amore Puro! Vacuità e Amore puro sono l’unica realtà. La Vacuità è l’essenza priva di sovrapposizioni. L’Amore Puro lo posso spiegare dicendovi il punto di vista del Sé: “Ogni anima è figlio mio! In ogni volto, in ogni cuore che batte e che non batte, vedo Dio. Sono la Madre che ama incondizionatamente!”. Questo è l’Amore che dovete dispiegare se volete la libertà dal dolore. È già nel vostro Cuore! Siete già l’Amore Puro! Dovete solo farlo riemergere Continua a leggere →

vacuità e relazione guru-discepolo

Devi mantenere la consapevolezza che tutto è Vacuità, non esiste niente della manifestazione molteplice. Allora rimarrà solo la Pura Coscienza, che è il tuo vero Sé, e ti ‘abbandoni’ a Quella! Quando tu dici “stringimi!”, pensi a me come a qualcuno. Io sono la Grazia del Sé che è apparsa nella forma onirica di Sergio per aiutarti. In quanto forma Guru-Sergio, domani potrei non esserci più. Ma non per questo ti verrebbe meno il Sé, che è il vero Maestro. Ti apparirebbe in altra Continua a leggere →

passi verso il samadhi

— Oggi, riascoltando l’audiolibro di Robert Adams, sono accaduti dei momenti di cuore aperto, e fiducia, fede, gioia e molta risonanza con le sue parole, è tanto sollievo! Senza una pratica quasi costante c’è tendenza a identificarsi con la tristezza e la solitudine. — Sì, vedi molto bene! Bisogna intensificare il nutrimento di verità per disseccare l’identificazione con tutte le memorie negative che ci riconducono alla persona, al falso sé. Ci vuole una pratica quasi costante. Ti Continua a leggere →

come un bambino piccolo che si abbandona in seno alla madre

Qual è il massimo grado di abbandono a Dio? Il samadhi! Sri Ramana insegnava: “Realizzazione e samadhi sono la stessa cosa”. Quando, grazia al tuo abbandono al Divino, sarai in grado di riconoscere ogni momento particolare come il volto di Dio, allora il samadhi diverrà ininterrotto. Hai già esperienza di ciò nel tuo mind clearing. Pulisci un evento traumatico, lo percorri più volte e con la tua consapevolezza universale, noti dei particolari e vivendoli li dissolvi; poi alla fine Continua a leggere →

deve emergere la devozione bruciante

— Maestro, è successo qualcosa che non comprendo. Mi sento molto bene. A volte scompare la mente e mi sembra tutto un sogno: ci sono le persone, le cose, gli ambienti, ma tutto è più leggero. Anche fisicamente sembra che tutto si stia sistemando. — È così! Lo jnani vive la vita del mondo fenomenico come se fosse un sogno insulso. Riconosce e segue unicamente i principi della Vita Divina che consiste in: totale devozione e incondizionato abbandono al Sé, a Dio. Questi sono per lui Continua a leggere →